Il Codice di Procedura Civile disciplina il ruolo degli ausiliari del giudice negli articoli 61, 62, 63 e 64, individuando specifiche figure professionali che coadiuvano il magistrato nello svolgimento delle sue funzioni. Tra questi spiccano il consulente tecnico d’ufficio (CTU), il custode giudiziario e altri soggetti chiamati a fornire assistenza tecnica o operativa nel processo.
Il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) – Articolo 61 c.p.c.
L’art. 61 c.p.c. stabilisce che il giudice, quando la decisione della causa richiede conoscenze specifiche in materie tecniche, può avvalersi di uno o più consulenti tecnici d’ufficio. Il CTU viene nominato dal giudice per esprimere un parere su questioni di carattere tecnico-scientifico che esulano dalle competenze giuridiche del magistrato.
La consulenza tecnica può essere:
Percipiente, quando il consulente è incaricato di accertare direttamente fatti rilevanti ai fini della causa;
Deducente, quando si limita a fornire una valutazione specialistica su dati già acquisiti nel processo.
La Direzione e il Coordinamento degli Ausiliari – Articolo 62 c.p.c.
L’art. 62 c.p.c. attribuisce al giudice il compito di dirigere l’attività degli ausiliari, assicurando che il loro operato sia conforme ai principi di legge e agli obiettivi processuali. Il magistrato può fornire istruzioni e indicazioni affinché l’incarico conferito agli ausiliari venga svolto nel rispetto dei tempi e delle esigenze del processo.
Il Giuramento e i Doveri dell’Ausiliario – Articolo 63 c.p.c.
Secondo l’art. 63 c.p.c., ogni ausiliario del giudice, prima di assumere il proprio incarico, deve prestare giuramento impegnandosi a svolgere il compito affidatogli con diligenza, correttezza e imparzialità. Questo giuramento ha la funzione di garantire che l’ausiliario agisca nel rispetto della legge e con la massima trasparenza.
Responsabilità e Sanzioni per gli Ausiliari – Articolo 64 c.p.c.
L’art. 64 c.p.c. stabilisce la responsabilità degli ausiliari del giudice per eventuali danni causati nello svolgimento delle loro funzioni. Se l’ausiliario, per negligenza o dolo, causa un pregiudizio alle parti del processo, può essere chiamato a risponderne civilmente e, nei casi più gravi, penalmente. Il giudice ha anche il potere di revocare l’incarico e sostituire l’ausiliario inadempiente.
Il Custode Giudiziario e Altri Ausiliari
Oltre al CTU, il codice prevede altre figure di ausiliari, tra cui il custode giudiziario, che si occupa della conservazione e amministrazione dei beni sequestrati o pignorati. Il custode è responsabile della gestione del bene fino alla sua eventuale vendita forzata o restituzione al legittimo proprietario.
Altri ausiliari possono includere:
Il perito, incaricato di fornire valutazioni specifiche in ambiti tecnici;
L’interprete e il traduttore, quando è necessaria la traduzione di documenti o la comprensione di lingue straniere nel processo;
Il sequestratario, che gestisce i beni oggetto di sequestro giudiziario.
Gli ausiliari del giudice svolgono un ruolo cruciale nel garantire l’efficienza e l’equità del processo civile. La loro attività consente al giudice di disporre di informazioni e valutazioni tecniche fondamentali per una corretta decisione delle controversie. Tuttavia, il loro operato è soggetto a precise regole di responsabilità e controllo, al fine di tutelare i diritti delle parti e il buon andamento della giustizia.

contatti
NOTIZIE ED APPROFONDIMENTI
Spazio ideato per offrire approfondimenti utili e chiari su temi legali di interesse comune.