L’Articolo 193 del Codice di Procedura Civile (CPC) disciplina il giuramento che il consulente tecnico d’ufficio (CTU) deve prestare prima di svolgere l’incarico conferitogli dal giudice. Questo passaggio ha una rilevanza fondamentale, in quanto sancisce l’impegno del consulente a operare con obiettività, diligenza e imparzialità nel fornire il proprio contributo tecnico al processo.

Il testo dell’Articolo 193 CPC

L’Articolo 193 del Codice di Procedura Civile stabilisce che:

“Prima di assumere l’incarico, il consulente presta giuramento davanti al giudice, impegnandosi a compiere le operazioni con esattezza e con il massimo scrupolo.”

Il significato del giuramento del CTU

Il giuramento del consulente tecnico non è una mera formalità, ma rappresenta un vincolo etico e giuridico che obbliga il CTU ad adempiere il proprio incarico con precisione, correttezza e imparzialità.

Con questa dichiarazione solenne, il consulente si impegna a:

  • Eseguire le operazioni peritali con massima diligenza e rigore scientifico;

  • Mantenere un atteggiamento neutrale, evitando ogni influenza o condizionamento da parte delle parti in causa;

  • Fornire un parere tecnico che sia chiaro, fondato e supportato da dati oggettivi.

Modalità del giuramento

Il giuramento avviene davanti al giudice che ha conferito l’incarico e viene generalmente reso oralmente in udienza. La formula tipica del giuramento è:

“Giuro di adempiere fedelmente all’incarico affidatomi, con obiettività e diligenza, e di riferire al giudice con esattezza e verità quanto risulterà dalle mie operazioni.”

Il CTU, una volta prestato il giuramento, può iniziare le operazioni peritali e redigere la relazione tecnica richiesta dal giudice.

Importanza del giuramento nella procedura civile

Il giuramento previsto dall’Articolo 193 CPC svolge una funzione cruciale nel garantire la credibilità e la trasparenza della consulenza tecnica. Attraverso questo atto, il CTU assume una responsabilità giuridica e deontologica, che lo obbliga a svolgere il proprio incarico senza parzialità o negligenza.

L’importanza di questo vincolo è rafforzata da due aspetti fondamentali:

  1. Possibili sanzioni in caso di mancato rispetto dell’obbligo: il consulente che violi i propri doveri potrebbe incorrere in responsabilità disciplinari, civili o penali.

  2. Tutela della correttezza del processo: la consulenza tecnica è spesso determinante per l’esito della controversia, quindi è essenziale che il CTU operi nel rispetto della verità e dell’oggettività.

L’Articolo 193 del Codice di Procedura Civile assicura che il consulente tecnico d’ufficio svolga il proprio incarico con rigore e imparzialità, garantendo la correttezza del procedimento giudiziario. Il giuramento costituisce una solenne assunzione di responsabilità, vincolando il CTU a fornire una perizia obiettiva e accurata, nel rispetto del principio di giustizia e delle esigenze del processo.

 

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